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Partecipazione

Di come non più il singolo ma le comunità di persone che si riconoscono attorno a comuni bisogni e opportunità costruiscano insieme luoghi e narrazioni capaci di ospitare e interessare tutti.  Persone per le persone.

Questa sezione è dedicata alla partecipazione attiva alle azioni di gestione o valorizzazione del patrimonio e delle attività culturali.

musei

L’accessibilità nei musei: un investimento che produce futuro

Effetti sul piano della sostenibilità economica e sociale

Ludovico Solima esamina come l’accessibilità quale principio strategico per ridefinire il ruolo pubblico dei musei generi ricadute virtuose: valore economico nel medio-lungo termine e effetti sul piano della sostenibilità sociale. 

Considerare l’accessibilità quale principio strategico per ridefinire il ruolo pubblico dei musei genera ricadute virtuose. Per prima cosa, le politiche di accessibilità costruiscono prossimità, capaci di creare relazioni di fiducia e favorire nuove forme di partecipazione. In questo senso vanno l’apertura alla dimensione senso-percettiva nei percorsi di visita, che arricchisce il racconto museale e accoglie nuovi pubblici; così come l’utilizzo di tecnologie quali abilitatori di senso. Tutti questi interventi accessibili producono ritorni misurabili, anche in termini di sostenibilità economica: una lettura manageriale matura del fenomeno mostra come questi interventi generano valore nel medio-lungo periodo. L’accessibilità, inoltre, produce effetti anche sul piano della sostenibilità sociale, ampliando la cittadinanza culturale, riducendo le disuguaglianze e generando benessere relazionale. L’accessibilità è quindi una leva fondamentale per il futuro dei musei e, soprattutto, un investimento che produce futuro.

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MAB

Partecipare culturalmente? È (ancora) un privilegio

Pratiche interculturali e comunitarie per superare un immaginario culturale dominante

Francesco Mannino analizza le barriere sociali e culturali che in Italia limitano l’accesso alla vita culturale e fanno percepire la cultura come uno spazio elitario, escludendo chi non ne padroneggia i codici. 

Oltre agli ostacoli fisici, economici o territoriali, pesano soprattutto segnali simbolici e rituali che fanno percepire la cultura come uno spazio elitario, escludendo chi non ne padroneggia i codici. L’immaginario culturale dominante, poco rappresentativo della diversità presente nel Paese, marginalizza storie e memorie di gruppi sottorappresentati, in particolare persone con background migratorio. Il testo presenta esempi di pratiche interculturali e comunitarie che riducono tali barriere rendendo musei e biblioteche luoghi condivisi e partecipati. Perché questi cambiamenti diventino strutturali, servono politiche di lungo periodo basate su governance partecipativa, pluralità linguistica e redistribuzione del potere culturale. La sfida finale è ridefinire il 'noi' della cultura italiana, riconoscendo la diversità come risorsa e condizione per una democrazia culturale più ampia.

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Glossario

Le parole della partecipazione e della co-progettazione nei luoghi della cultura (e non solo).

C

Comunità

Ogni museo deve considerare le varie comunità, intese come sistemi relazionali, e rappresentarle. I musei possono anche favorire senso di connessione reciproca, permeabilità tra diversi gruppi e creare a loro volta comunità plurali. Come istituzione il museo deve inoltre assicurarsi che ogni visitatore e visitatrice si senta a proprio agio e riconosciuto/a come parte della comunità museale. 

[Gruppo di Lavoro Accessibilità di ICOM Italia, 10 parole, 2024, a cura di Irene Balzani, Sofia Bilotta, Rosa Di Lecce, Irene Innocente, Federica Pascotto]

Comunità

Scritta Comunità
C

Co-progettazione

Niente per noi senza di noi è il motto che corrisponde al principio secondo il quale ogni persona ha il diritto di avere il controllo e la responsabilità delle scelte. Nei musei questo si traduce nella necessità costante di ascoltare e coinvolgere più segmenti di pubblico: varie figure professionali, persone con disabilità o chi vive particolari condizioni ma anche differenti età, culture, provenienza, identità di genere.
Co-progettare vuol dire creare insieme ai pubblici, utilizzare i sensi, altre lingue e linguaggi per poi valutare l’efficacia e il valore delle proposte, in uno scambio costante e reciproco. 

[Gruppo di Lavoro Accessibilità di ICOM Italia, 10 parole, 2024, a cura di Irene Balzani, Sofia Bilotta, Rosa Di Lecce, Irene Innocente, Federica Pascotto]

Co-progettazione

Prato, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci; Project room
P

Partecipazione

La Convenzione di Faro (2005) incoraggia «ciascuno a partecipare al processo di identificazione, studio, interpretazione, protezione, conservazione e presentazione dell’eredità culturale». 
Partecipare significa dare a ogni persona un ruolo attivo e il museo è chiamato ad ascoltare, stimolando e coltivando il potenziale creativo ed espressivo delle comunità, del territorio e di ogni singolo visitatore o visitatrice. 
L’approccio partecipativo è un principio che trasforma il museo in un luogo di cittadinanza attiva dove le persone sono invitate a contribuire a nuovi processi e significati collettivi. 

[Gruppo di Lavoro Accessibilità di ICOM Italia, 10 parole, 2024, a cura di Irene Balzani, Sofia Bilotta, Rosa Di Lecce, Irene Innocente, Federica Pascotto]

Partecipazione

Scritta Partecipazione
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