
L'accessibilità museale inizia online
Quello che a un sito web non può mancare
di Marina Lo Blundo
A cosa serve il sito web di un museo?
Questa è la domanda che si deve porre chi si accinge a progettare il sito web di un museo (o Parco archeologico). Seguita da un’altra domanda: cosa può cercare un utente sul sito web di un museo?
Una delle finalità principali di un sito web museale è fornire tutte le informazioni utili a un utente per preparare la sua visita: orari e tariffe sempre aggiornati, indirizzo e contatti utili, indicazioni su come arrivare, in versione almeno bilingue, sono elementi imprescindibili e basilari, ma non sufficienti.
Per capire come un sito web di Museo (che deve rispettare le linee guida AGID in materia di accessibilità e inclusività) debba rispondere alle esigenze dell’utente che vuole programmare la propria visita, dobbiamo partire dal principio, cioè dall’indicizzazione sul motore di ricerca: il sito web deve poter apparire come primo risultato indicato dal browser, in modo da non indurre la navigazione su siti terzi e/o non ufficiali.
L’homepage del sito web deve essere chiara e fluida, con una gerarchia dei contenuti che metta in grado l’utente di orientarsi nella navigazione (user experience). Oltre alle indicazioni pratiche essenziali, già citate più sopra, il sito web del Museo deve fornire informazioni relative ai percorsi e alle collezioni, integrando i contenuti testuali con immagini, meglio se gallerie, ed eventualmente video.
Fondamentale è l’aggiornamento in tempo reale per segnalare improvvise chiusure o variazioni di orario, mentre è auspicabile che l’utente sia in grado di poter prenotare la sua visita acquistando il biglietto direttamente sul sito web del museo o del concessionario dei servizi di biglietteria, opportunamente linkato.
Molto ben costruita è la sezione Visiter del sito web del Musée du Louvre che, oltre ad avere una sezione L’essentiel pour préparer vôtre visite, ha una sezione FAQ con le domande più frequenti da parte degli utenti.
Proprio per prevenire le domande frequenti, il sito web del Parco archeologico del Colosseo propone il chatbot Nerone che risponde a domande articolate in quattro categorie: eventi, biglietti, orari, itinerario. Da qui l’utente può partire per la sua navigazione online sulle pagine del sito web del Parco del Colosseo, il quale non a caso si autodefinisce ‘il quinto sito’ del Parco stesso, aggiungendosi ai quattro siti fisici aperti al pubblico.
Preparare una visita significa anche ‘studiare’ o quantomeno informarsi sul luogo della cultura oggetto di interesse. Dunque non va tralasciata una sezione relativa alla storia del museo e della formazione della sua collezione (che per un Parco archeologico può declinarsi nella storia del sito dalla fondazione all’abbandono e nella storia degli scavi) e sezioni varie di approfondimento.
Non per caso la sezione pannelli didattici sul vecchio sito web del Parco archeologico di Ostia antica era la sezione più frequentata dopo la pagina Orari e tariffe: e proprio per questo, anche se non ancora attiva, sarà implementata sul nuovo sito web recentemente rilasciato (estate 2025). Sempre il sito web del Parco archeologico di Ostia antica propone sulla pagina dedicata agli Scavi di Ostia un tour virtuale dell’area archeologica.
E a proposito di tour virtuali, il sito web del Museo del Prado propone una serie di virtual tour tematici attraverso i quali visitare le gallerie e le sale, soffermarsi sulle opere delle quali è restituita l’immagine ad altissima risoluzione.
Lo strumento del tour virtuale va incontro sia alle esigenze di chi vuole preparare nel dettaglio la propria visita sia di chi non può visitare fisicamente il museo – per motivi che possono essere geografici, innanzitutto, ma anche economici o personali – ma è ugualmente interessato ad approfondire la conoscenza.
In questa direzione va anche la decisione del Museo del Prado di rendere disponibile online l’intera collezione, con una scheda per ogni opera completa di descrizione e immagine, per un totale di 22.568 schede.
In Italia sono ancora pochi i musei che rendono fruibile online la propria collezione digitalizzata; i motivi sostanzialmente sono due: da una parte la digitalizzazione completa di una collezione presuppone un investimento economico e tecnico piuttosto ingente, che non tutti gli istituti possono permettersi di prevedere in bilancio; dall’altro c’è ancora una certa resistenza a pubblicare online immagini ad altissima risoluzione, stante una direttiva ministeriale tuttora in vigore che prevede il pagamento di un canone per l’utilizzo di immagini da parte di terzi, il che va a confliggere con la messa a disposizione dell’utenza di un tale patrimonio di opere fruibili digitalmente.
Tra i siti web italiani che comunque hanno pubblicato online la collezione quello delle Gallerie Nazionali Barberini-Corsini, il quale offre un vero e proprio catalogo indagabile come un database per chiavi di ricerca per artista, epoca, collocazione, tipologia o ricerca libera. Le schede delle opere riportano i dati essenziali tra cui la bibliografia di riferimento: un efficace supporto agli studiosi.
Molto ben costruito, dal punto di vista degli approfondimenti che offre, è il sito web del Museo Egizio di Torino, che mette a disposizione la collezione, l’Archivio Fotografico, i papiri e le iscrizioni digitalizzate. Rimanendo a Torino, il MAO – Museo d’arte orientale ha pubblicato l’intero catalogo online: ogni opera è corredata dalla relativa scheda tecnica.
Tra i piccoli musei italiani, segnalo il caso virtuoso del Museo archeologico Santi Furnari di Tripi, che ha messo online la propria collezione archeologica, anche se i reperti esposti in questo museo digitale non sono accompagnati da una scheda descrittiva vera e propria.
Un’importante sezione che non può mancare in un sito web di Museo è quella dedicata alla didattica o ai Servizi Educativi, sia in termini di risorse online che in termini di proposte di attività per le scuole. Gli insegnanti devono poter trovare sul sito web materiali didattici utili già per preparare le lezioni frontali ed eventuali informazioni per prenotare laboratori didattici da realizzare fisicamente in museo.
Per quanto riguarda le proposte didattiche, nuovamente il Museo Egizio di Torino dedica un sito web correlato al sito principale dedicato espressamente alle attività educative sia per le scuole che per le famiglie.
L’importanza di sviluppare una sezione didattica sui siti web di musei si è colta in particolare durante il primo lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19 nel marzo 2020, quando le scuole, rimaste chiuse, avevano comunque bisogno di fare didattica a distanza; i musei, altrettanto chiusi, non potevano elargire i laboratori didattici già prenotati per le attività in presenza.
È nato così, ad esempio, il progetto Ostia antica per la scuola, nella forma di video-laboratori e video-lezioni prodotti dal Parco archeologico di Ostia antica durante il primo lockdown proprio per andare incontro alle esigenze delle scuole del territorio. I video sono tuttora disponibili sul sito web del Parco nella sezione Servizi Educativi insieme ad altre offerte didattiche.
Il sito web del London Museum dedica una sezione a schools & communities, puntando molto sul community engagement, cioè sulla co-progettazione di attività non soltanto con le scuole, ma con distinti target di pubblico. L’offerta didattica è d’altro canto molto ricca, anche per quanto riguarda i materiali didattici digitali messi a disposizione dell’utenza (insegnanti e studenti).
Infine, il sito web di un museo deve poter fornire informazioni in merito all’accessibilità. L’accessibilità di un museo inizia online, sia a livello di architettura del sito che a livello di user experience; ma deve fornire informazioni anche in merito all’accessibilità nel museo fisico, perché tutte le categorie di potenziali visitatori siano messe in condizioni di verificare se e come possono effettuare una visita.
Il sito web del MAO di Torino offre un’ampia sezione sull’accessibilità, presentando anche progetti specifici realizzati insieme ai Servizi Educativi.
Il PNRR – M1C3 Investimento 1.2 Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei biblioteche e archivi ha finanziato la realizzazione di moltissimi progetti che spesso prevedono la realizzazione di siti web accessibili, ma anche tutta una serie di interventi sui percorsi fisici. Ecco che i siti web di questi musei dovrebbero diventare il luogo in cui le persone interessate possano trovare info utili per organizzare la propria visita o risorse online che vengano incontro alle proprie esigenze.
Il programma Pompei per tutti offre sul sito web del Parco archeologico di Pompei una serie di guide ai siti del Parco accessibili alle persone con disabilità intellettiva realizzate in Easy to read e in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), con un adattamento dei contenuti mirato a rispettare bisogni differenti.
Il sito web di un museo è il primo luogo di incontro tra (potenziale) visitatore e luogo della cultura. La visita inizia già online. Fin dalle pagine del sito web, dall’organizzazione, dalla scelta e dalla qualità dei contenuti il museo si dimostra accogliente nei confronti di tutti i pubblici.
Per approfondire
M. Barbera, D. Daffara, M. Lo Blundo, V. Puccio, Ostia antica a casa tua: il piano di comunicazione digitale integrata del Parco archeologico di Ostia antica durante il lockdown, in I. Toffoletti (a cura di), Chiusi per Covid, aperti per cultura. Musei e Comunicazione digitale. Bilancio e Prospettive, (Atti del Convegno, 14 luglio 2020), pp. 181-194
N. Mandarano, Il digitale per i musei, Carocci 2024