Ludovico Solima esamina come l’accessibilità quale principio strategico per ridefinire il ruolo pubblico dei musei generi ricadute virtuose: valore economico nel medio-lungo termine e effetti sul piano della sostenibilità sociale.
Considerare l’accessibilità quale principio strategico per ridefinire il ruolo pubblico dei musei genera ricadute virtuose. Per prima cosa, le politiche di accessibilità costruiscono prossimità, capaci di creare relazioni di fiducia e favorire nuove forme di partecipazione. In questo senso vanno l’apertura alla dimensione senso-percettiva nei percorsi di visita, che arricchisce il racconto museale e accoglie nuovi pubblici; così come l’utilizzo di tecnologie quali abilitatori di senso. Tutti questi interventi accessibili producono ritorni misurabili, anche in termini di sostenibilità economica: una lettura manageriale matura del fenomeno mostra come questi interventi generano valore nel medio-lungo periodo. L’accessibilità, inoltre, produce effetti anche sul piano della sostenibilità sociale, ampliando la cittadinanza culturale, riducendo le disuguaglianze e generando benessere relazionale. L’accessibilità è quindi una leva fondamentale per il futuro dei musei e, soprattutto, un investimento che produce futuro.